Buttafuoco “Sanluigi”
Buttafuoco “Sanluigi”

Buttafuoco “Sanluigi”

D.O.C. di nicchia dell’Oltrepò Pavese orientale, è un vino rosso, fermo, invecchiato, di colore rosso rubino vivo con riflessi aranciati. Il suo profumo è intenso, complesso, con sentori di frutta rossa, secca e una punta di vaniglia. Al palato si esprime con una struttura robusta e ben bilanciata. La sua zona di produzione è la prima fascia collinare, 150 m s.l.m., esposizione sud-ovest, comune di Cigognola. Il suo nome è un omaggio al fondatore dell’azienda Luigi Valenti.

€9.30
VAT included

 

Abbinamenti: si accosta a piatti di carne rossa e piatti strutturati.

Premi conseguiti: medaglia d’oro – Douja d’or 2005 (Asti), premio wein plus.de, medaglia d’oro – Douja d’or 2010, 4 bottiglie Guida L’Espresso 2015, 1 bicchiere Gambero Rosso 2016, 2 bicchieri Gambero Rosso 2017

Uvaggio
35% Croatina - 50% Barbera - 15% Uva rara e Ughetta di Canneto
Temperatura di servizio
18° C
Grado alcolico
14,00 % vol
Litraggio
75 cl
95 Items

Monterucco è un affermata realtà viti-enologica, costituita da 20 ettari a vigneto, estesi quasi in corpo unico tra i comuni di Cigognola, Castana e Canneto Pavese, ovvero nella prima fascia collinare dell’Oltrepò Pavese orientale, che danno origine a diverse tipologie di vini bianchi, rossi, spumanti e passiti. La sua storia comincia nel lontano 1936, quando Luigi Valenti crea l’omonima azienda vitivinicola, in seguito portata avanti dai figli Roberto e Silvano. Negli anni ’80, acquistando la Cascina Monterucco con i suoi vigneti, cominciano a produrre grandi vini e commercializzarli con il nome Monterucco. I terreni, di medio impasto tendenti all’argilloso, sono orientati a sud/sud-ovest, con pendenze significative e altitudine che va dai 40 ai 280 s.l.m. I vitigni presenti sono Pinot Nero, Pinot Grigio, Chardonnay, Moscato, Malvasia Croatina, Barbera, Uva rara, Ughetta di Canneto e Cabernet, la gran parte di essi allevati a guyot. I filari sono orientati secondo le curve di livello in modo tale da avere un buon orientamento verso il sole e limitare il fenomeno dell’erosione dovuto alle forti pendenze. La raccolta delle uve nel mese di settembre viene svolta completamente a mano come anche la successiva potatura; questo permette un rapporto diretto uomo-pianta indispensabile per la continua ricerca della qualità eccellente. “I vigneti, il clima, la terra e l’uomo, ovvero il terroir, sono il DNA di un vino; l’enologia e la cantina sono i mezzi per trasformarlo in emozione…”

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